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giovedì 19 dicembre 2013

La sinfonia di Juventus-Avellino


Pronti via, mi chiama un amico:
"vuoi venire stasera allo stadium cena inclusa al club omar sivori?"
Quando ho sentito "cena inclusa" il mio ego ha avuto un sussulto di vecchi ricordi, di cena a scrocco in veste universitaria. E si va.

Prima volta allo Juventus Stadium, gara di coppa Italia di risonanza mediatica nulla. Al massimo il tifoso juventino medio controlla solo il risultato finale sul cellulare, che per la cronaca è di 3 a 0 per la J*ve (l'asterisco è per la privacy).

E invece per me è stata una serata di calcio che sarà difficile dimenticare.
Ho visto i tifosi in trasferta intonare cori con il cuore, inventare coreografie con sciarpe e battito di mani, versi all'unisono da far impallidire Maria Callas.
E alla fine, dalla tribuna in cui ero, si è propagato un applauso che è diventato unico. Il culmine si è raggiunto con la Curva Sud della Juve che ha incitato l'Avellino, e non per finta, con pronta risposta dei tifosi irpini fatta di un applauso intenso e prolungato.
Per la cronaca la Juve vince 3 a 0.

Questo è lo sport.
Questi sono stati veri uomini.
Questa è la bellezza del calcio che fa venire i brividi (temperatura a parte).

L'applauso scatta quando la realtà supera le nostre cazzo di misure e aspettative.

E alla fine si ride.
Così.